Italia e Russia unite dai francobolli

7 marzo 2013 Alberto Caspani, Russia Oggi

Il sodalizio e le iniziative dell'Associazione Turinpolar, un gruppo di 45 collezionisti che cerca così di saldare il legame tra i due Paesi

 

Tanti gli appassionati di francobolli, soprattutto di quelli dell'Urss, in Italia (Foto: Alberto Caspani) Russia, terra di tentazioni filateliche. Il vuoto lasciato dalla scomparsa dell’Urss, anche fra gli appassionati di annulli e francobolli, ha trasformato la sua più vasta Repubblica in un autentico “caso” da collezionismo.

Se in precedenza ci si muoveva infatti per rassicuranti categorie di classificazione nazionali o per tematiche tipiche dell’immaginario socialista, la Russia contemporanea ha finito per esprimere un’identità troppo frammentata e complessa per poter raccogliere schiere di collezionisti all’altezza dell’ex Impero Rosso.

“L’esempio più emblematico viene dalla Terra di Francesco Giuseppe – spiega Franco Giardini, redattore della rivista tematica Turinpolar, nonché ex capo spedizioni dell’Associazione Grande Nord – dal momento che durante tutta la sua storia non è mai stata in grado di emettere francobolli specifici, bensì solo etichette. Una curiosità che inizialmente ci ha spinti a organizzare la prima missione occidentale in loco nel 1994 e, per paradosso, a scoprire poi nell’Artico Russo il referente ideale per rinnovare un interesse specialistico”.

Accanto ai primi francobolli-etichetta del 1993 dedicati all’arcipelago polare scoperto dagli austriaci Payer e Weyprecht, nel 1872, sono così venute ad aggiungersi negli anni preziose collezioni dedicate alle basi di ricerca, alle missioni scientifiche, alle diverse tipologie di slitte, oltre che ai rompighiaccio artici. Proprio al “Lenin”, la prima unità di superficie a propulsione nucleare al mondo, è stata recentemente dedicata una vetrina speciale a Torino, con rari francobolli e “kartochka” sovietici risalenti ai primi anni ’60.

Tutto materiale che, pur nella difficoltà di disporre di pezzi originali e ben conservati, ha permesso di raggruppare un numero crescente di appassionati, dando vita al sodalizio Associazione Grande Nord/Turinpolar: un gruppo di 45 collezionisti che oggi collabora con la storica associazione di divulgazione scientifica nata nel 1981, con una marcata vocazione a documentare le rapide trasformazioni dell’Artico russo.

“Uno dei nostri prossimi obiettivi è ottenere dallo Stato italiano la stampa di un francobollo dedicato alla missione polare di Giacomo Bove – aggiunge Lodovico Sacchi, tesoriere di Turinpolar – cosicché sia possibile avviare iniziative di collaborazione con le Poste russe, lavorando sulla celebrazione di quegli eventi che hanno visto i nostri due Paesi fianco a fianco, come nella famosa spedizione della nave Vega alla scoperta del Passaggio a Nord-Est. Lanciamo perciò un appello affinché le associazioni filateliche russe ci supportino nell’avviare questi programmi di scambi, mettendo sin da ora a disposizione il nostro materiale per mostre tematiche bilaterali”.

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